Olio Terre del Sole

L’olio Terre del Sole a sostegno delle terre di Maria

Quando acquisti un prodotto presso la nostra bottega equo-solidale Le Botteghe delle Terre del Sole non compri semplicemente un prodotto. Porti a casa i sapori di terre stupende ma difficili. Porti la gioia del migrante che ha imparato un lavoro senza essere sfrutttato, la serenità dei genitori che vedono il proprio figlio conquistare il suo ruolo produttivo nonostante le disabilità.

E così oggi quando acquisterai l’ultimo arrivato in bottega, l’olio extra vergine di oliva dell’azienda agricola dei familiari Chindamo, non comprerai semplicemente un olio extra vergine di oliva. Sosterrai la raccolta fondi “Controlliamo noi le terre di Maria”, la campagna di solidarietà lanciata nei giorni scorsi dalla famiglia Chindamo e da diverse realtà del territorio con il sostegno del Centro di Women’s Studies “Milly Villa” dell’Università della Calabria. Una campagna che ha l’obiettivo di acquistare un sistema di videosorveglianza per “controllare” le terre dove Maria Chindamo gestiva la sua azienda agricola prima di scomparire il 6 maggio 2016 a Limbadi (Vibo Valentia).

A settembre scorso infatti l’azienda agricola dei familiari Chindamo subiva il furto di alcuni mezzi agricoli. “Un’azione che sembra molto più che un furto”. Perchè la storia di Maria è la storia di una memoria, emblema di lavoro e dignità per una famiglia che chiede verità e giustizia. Perchè il silenzio di molti nei giorni successivi al furto conferma la necessità di rintracciare nella società civile azioni di sostegno e solidarietà più concrete.

Chi è Maria Chindamo

Maria era un’imprenditrice calabrese. Oggi vittima del sistema mafioso. Amministrava per conto dei figli l’azienda agricola dei genitori del suo ex marito, Ferdinando Punturiero. A un anno di distanza dalla sua morte (si tolse la vita poco dopo il divorzio) Maria veniva rapita. La sua macchina ritrovata di fronte al cancello della sua azienda agricola a Limbadi. All’inizio si pensava a un “omicidio volontario”.

Le indagini andarono avanti per anni senza poter confermare il movente. Ma le recenti rivelazioni di un collaboratore di giustizia hanno riferito dettagli raccapriccianti sulla sua scomparsa. Un racconto drammatico al vaglio degli inquirenti, che attende verifiche e riscontri.

Dal giorno della sua scomparsa, il fratello Vincenzo e i figli continuano a chiedere verità e giustizia, portare avanti il sogno imprenditoriale di Maria.

Perchè sostenere le Terre di Maria

Per noi sostenere le terre di Maria significa tutelare queste terre, questa azienda, questa storia. Rispondere con forza, a chi pensa di essere padrone delle terre e delle vite in questa Calabria, che “Controlliamo noi le terre di Maria“. Che ci saranno gli occhi vigili e attenti di chi sceglie consapevolmente da che parte stare.

L’olio extravergine d’oliva dell’azienda dei familiari Chindamo è in vendita presso la nostra bottega confezionato nelle nostre latte con il marchio “Terre del Sole”.

Acquista l’olio dell’azienda agricola dei familiari Chindamo presso le nostra bottega equo-solidale Le Botteghe delle Terre del Sole a Reggio Calabria in Via del Torrione 89 o prenotalo scrivendoci a marketing@consorziomacrame.it.

Destineremo parte del ricavato alla campagna di solidarietà “Controlliamo noi le terre di Maria”.

Sostieni e controlla con noi le sue terre!

Olio Terre del Sole a sostegno delle Terre di Maria

 

GIANO

GIANO – Supporto e formazione per chi gestisce i beni confiscati in Calabria

GIANO – Conoscere il passato e guardare il futuro è il progetto promosso in collaborazione con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo settore della Calabria. Finanziato dal PON LEGALITÀ 2014/2020 nasce per supportare, accompagnare le organizzazioni che operano e gestiscono o stanno per gestire beni confiscati in Calabria.

Attraverso servizi di accompagnamento e consulenza, percorsi di formazione intendiamo trasferire il nostro Know how agli imprenditori sociali per accrescere le loro competenze, migliorare la gestione dei beni affidati (anche imprese agricole o terreni). Alle organizzazioni per rafforzare le loro capacità di tessere relazioni, co-progettare azioni di sviluppo nelle e con le comunità di appartenenza.

In questo scenario si colloca la nostra esperienza diretta di gestire i beni confiscati ( 2 terreni agricoli – a Melito Porto Salvo e a Rosarno – , 1 immobile a Via Possidonea 53 nel centro storico di Reggio Calabria), l’esperienza di 11 nostre socie consorziate che supportiamo trasferendo competenze per consolidare iniziative imprenditoriali sui beni confiscati in loro gestione.

Perchè formarsi con GIANO

Con l’esperienza di questi anni abbiamo compreso e contribuito a dimostrare che i beni confiscati riutilizzati possono e devono essere uno strumento di rilancio socio-economico di un territorio, volano di sviluppo imprenditoriale e sociale. Che è possibile far diventare i beni confiscati un modello d’impresa da perseguire. Sviluppare politiche di contaminazione del territorio, creare reti tra le realtà sociali impegnate nella loro gestione. Ma soprattutto che le loro esperienze di riutilizzo sociale meritano un supplemento di valutazione nell’impatto sociale che hanno. Sono realtà sociali che operano in contesti di per sè difficili dal punto di vista economico. Che sono sottoposte a difficoltà maggiori delle realtà sociali normali: ritorsioni, dispetti, diffidenza, mancanza di credito.

Da qui la consapevolezza e l’importanza di acquisire un grado più elevato di imprenditorialità, sia sul versante della capacità manageriale che sul versante dell’essere sempre di più impresa. Così anche la necessità di supporti e consulenze imprenditoriali, di tipo innovativo, per una maggiore consapevolezza nella gestione dei beni confiscati.

Servizi di accompagnamento e consulenza, percorsi di formazione di GIANO. Chi può partecipare

Possono partecipare a GIANO 30 organizzazioni della Calabria tra quelle che gestiscono beni confiscati, che sono affidatarie ultime di beni confiscati o stanno per gestire un bene confiscato.

Le organizzazioni partecipanti verranno selezionate attraverso la formazione di una short-list partendo dalla rilevazione dei loro bisogni. Ci sarà poi una fase di progettazione dei servizi e del percorso di formazione che cuciremo su misura per rispondere ai bisogni reali delle organizzazioni partecipanti.

Più precisamente con i servizi di consulenza intendiamo fornire supporto sul livello gestionale e di governance, sul livello economico-finanziario (business plan, fundraising, accesso al credito…), supporto sul piano giuridico, procedurale, sulle politiche commerciali (piani di marketing, comunicazione).

Attraverso i percorsi di formazione intendiamo far acquisire competenze su: “amministrazione e contabilità”, “gestione economico finanziaria”, “business model design”, “innovazione e transizione digitale”, “marketing e comunicazione digitale”, “co-programmazione, coprogettazione e networking”.

I servizi di accompagnamento e consulenza, i percorsi di formazione si svolgeranno:

  • in affiancamento in loco durante le fasi di sviluppo dell’azione di accompagnamento, di verifica, di assistenza tecnica nell’esecuzione delle attività;
  • a distanza attraverso l’uso di piattaforme e-learning.

Pensiamo che il percorso GIANO possa essere efficace per rendere maggiormente competitivo il modello di economia sociale. Per contribuire a innalzare le condizioni di legalità nelle nostre comunità. Ma anche per costruire o rafforzare reti territoriali tra il privato sociale, le imprese, le cooperative sociali e le istituzioni pubbliche dei nostri territori.

Come partecipare a GIANO

Scarica da qui l’ avviso pubblico e verifica se sei in possesso dei requisiti  richiesti.

Compila la domanda di adesione, allega il curriculum di presentazione della tua organizzazione e invia tutto entro lunedì 8 marzo 2021 a beniconfiscati@consorziomacrame.it.

Alla scadenza dell’avviso formeremo la short list (con validità biennale, salvo eventuali proroghe) delle organizzazioni che potranno formarsi con GIANO e beneficiare dei servizi previsti e finanziati dal PON LEGALITÀ 2014/2020.

Se vuoi conoscere qualcosa in più su GIANO leggi qui il nostro abstract di progetto.

 

Scegli di aderire e formarti con GIANO!

Facciamo la differenza creando un impatto significativo e portando un cambiamento tangibile nelle nostre comunità.

 

Per ogni dubbio o domanda non esitare a contattarci!

Scrivici all’indirizzo email beniconfiscati@consorziomacrame.it oppure chiamaci al numero 0965 896669.

 

Sviluppo di comunità nei quartieri

Al via lo sviluppo di comunità nelle periferie di Reggio Calabria

Abbiamo avviato dei percorsi di coinvolgimento e partecipazione sociale con le comunità dei quartieri di periferia Arghillà (zona nord), Pellaro (zona sud), Modena-Ciccarello (zona alta) del comune di Reggio Calabria. Tre quartieri che presentano elementi di forte degrado socio-economico e culturale, ma che pensiamo abbiano delle potenzialità e specificità da valorizzare al meglio.

I percorsi rientrano nel servizio di mappatura, ricerca-azione, laboratori civici che gestiremo in appalto per conto del Comune di Reggio Calabria a seguito a una procedura di gara aperta su MEPA nell’ambito degli interventi di rigenerazione sociale “Cantieri della Bellezza”.

Cosa vogliamo fare

Vogliamo fare sviluppo di comunità, cioè rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale. Vogliamo farlo attraverso l’avvio di percorsi di coinvolgimento e partecipazione sociale dei cittadini della comunità stessa. Per favorire la crescita del senso di responsabilità verso la propria comunità, per creare reti tra soggetti.

L’idea è quella di entrare in contatto con i cittadini residenti e con le realtà presenti nei quartieri di periferia. Incontrare le persone che abitano qui, conoscere le loro storie, i loro problemi. Ma anche le loro risorse e le loro potenzialità. Raccogliere le loro idee, suggestioni, coinvolgerli attivamente nella definizione dei bisogni e priorità del quartiere che abitano. Partire dai disagi condivisi dai cittadini residenti per fronteggiarli insieme e, proprio dalle loro proposte ipotizzare, far nascere delle attività.

Vogliamo riportare le persone a riflettere sull’importanza dello spazio pubblico come generatore di creatività, sostenibilità e cultura, ma anche direttrice su cui calibrare gli interventi di rigenerazione sociale.

L’obiettivo dei percorsi di sviluppo di comunità che intendiamo avviare è quello di valorizzare la qualità dei quartieri intesi come luoghi di bellezza e socialità partendo dall’ascolto e dal coinvolgimento diretto dei cittadini, dalla partecipazione di chi i quartieri li abita, li vive, li sviluppa.

Di che si tratta

Per coinvolgere l’intera comunità dei quartieri di Arghillà, Pellaro, Modena-Ciccarello vogliamo

  • attivare gruppi territoriali;
  • creare reti tra i soggetti della comunità locale;
  • costruire una “mappa di comunità” dei quartieri;
  • costituire dei gruppi di ricerca con gli operatori sociali pubblici e con altri soggetti che operano sul territorio;
  • formare degli “attivatori di comunità”, cioè degli operatori che – seguiti e accompagnati da esperti tra cui un sociologo, 3 educatori e un architetto – impareranno ad intercettare i bisogni della comunità, parlare e ascoltare la gente che vive e abita il territorio, trovare con loro soluzioni condivise alle proprie esigenze;
  • avviare delle azioni di animazione territoriale come le passeggiate di quartiere, la costruzione di interviste, storie di vita, colloqui informali, assemblee di quartiere.

Per creare una rete territoriale di soggetti pubblici e privati vogliamo

  • attivare dei laboratori di partecipazione civica con il coinvolgimento della comunità locale e di tutti i soggetti attivi sul territorio. I laboratori quindi come spazi di relazione dove instaurare un dialogo diretto fra la cittadini e l’amministrazione;
  • realizzare iniziative di progettazione partecipata;
  • costruire una piattaforma digitale partecipativa. Per mappare le relazioni di una comunità attraverso storie di vita, immagini, brevi video, foto, interviste. Per ricostruire i quartieri, i luoghi, gli spazi.

Perchè un percorso di comunità

Perchè siamo convinti che qualunque intervento di riqualificazione di un territorio non può essere realizzato senza partire dai bisogni, desideri della comunità del territorio stesso.

Per accompagnare gli abitanti del quartiere a partecipare attivamente alla vita della comunità e a riflettere per costruire risposte condivise che abbiamo come obiettivo il benessere del quartiere e dei suoi residenti.

Attraverso i percorsi di sviluppo di comunità vogliamo restituire ai cittadini e alle cittadine un ruolo attivo nel processo di rigenerazione e ripensamento sociale dei propri quartieri e comunità, stimolarli a prendere coscienza dei pregi e difetti, potenzialità e limiti dei quartieri che abitano e a mobilitarsi per affrontarli.

Il senso è rendere la comunità attiva e protagonista, soggetto consapevole e non solo destinataria o cliente di servizi.

D’altronde i luoghi, i quartieri non sono altro che le persone che quegli stessi luoghi, quartieri attraversano e raccontano.

 

Pensiamo che questo modello di sviluppo di comunità sia un nuovo approccio per porre le basi per un cambiamento culturale della comunità, quale premessa della coesione e dello sviluppo sociale e, quindi, anche dello sviluppo economico. Un approccio innovativo che stiamo già sperimentando nel quartiere di Pellaro in un altro progetto per lo sviluppo locale sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

 

 

 

 

Servizi socio-sanitari

Impronte a Sud – Servizi socio-sanitari a Cardeto

Abbiamo attivato in collaborazione con il Comune di Cardeto una serie di servizi socio-sanitari gratuiti per “andare incontro” ai bisogni di salute delle persone più vulnerabili e prendercene cura.

Ogni settimana mettiamo a disposizione presso la Casa Parrocchiale di Cardeto un’équipe sanitaria composta da un medico di Medicina Generale del territorio e un infermiere. Per eseguire servizi rapidi di misurazione di glicemia, colesterolo, trigliceridi, assistenza sanitaria infermieristica per le persone non autosufficienti, in difficoltà economica o in altra situazione di svantaggio. E anche esami di ossimetria, spirometria, misurazione della pressione arteriosa per contribuire alla risposta sanitaria contro il Covid-19.

Potenziare i servizi socio-sanitari nelle aree interne. Un’unità mobile per offrire assistenza sanitaria a domicilio

Nelle aree interne come Cardeto della città metropolitana di Reggio Calabria i presidi sanitari territoriali sono distanti. Le persone più vulnerabili hanno più difficoltà ad accedere ai servizi essenziali e rischiano di essere esclusi, di non godere del diritto all’assistenza sanitaria. Un’unità mobile attrezzata con apparecchiature elettromedicali portatili ci consentirà di potenziare e agevolare l’accesso ai servizi socio-sanitari già previsti. Di muoverci in aree diverse anche all’interno della stessa area. Di raggiungere le persone direttamente nella propria casa, offrire assistenza a domicilio – insieme al medico curante – a persone che non possono spostarsi. Per facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari a chi ne ha più bisogno, dare concretezza al diritto all’assistenza sanitaria di chi altrimenti ne sarebbe escluso.

Verso un nuovo welfare di prossimità

L’attività di sperimentazione dei servizi socio-sanitari avviata in collaborazione con il Comune di Cardeto rientra fra le attività del CARE LAB. Una delle attività previste nell’ambito del progetto Impronte a Sud attraverso il quale intendiamo porre le basi per un nuovo welfare di prossimità. Un modello di assistenza sanitaria, più attenta ai bisogni delle persone più fragili perchè nessuno sia escluso. Neanche chi vive in aree interne lontane dai presidi sanitari territoriali. Per attivare interventi di medicina territoriale e di iniziativa, con servizi di cure domiciliari nei confronti di persone in difficoltà, raggiungere territori e persone altrimenti escluse dalle prestazioni sanitarie.

Pensiamo che – nei momenti di crisi soprattutto – è importante non lasciare indietro nessuno. Che la medicina territoriale, le cure domiciliari sono necessarie e fanno bene a chi ha bisogno di assistenza e anche al Servizio Sanitario Nazionale (SSN)!

Si può fare!

 

Per maggiori informazioni sui servizi socio-sanitari di Cardeto chiama il nostro numero 0965 886669 lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

 

Servizi socio-sanitari