Evento formativo di Giano

GIANO – Il secondo evento formativo del 6 e 7 aprile a Reggio Calabria

Si chiama “Innovazione e Terzo Settore: co-programmare, co-progettare”. È il secondo evento formativo (gratuito) del progetto GIANO – Conoscere il passato e guardare al futuro del PON Legalità 2014-2020 promosso in collaborazione con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo settore Calabria. Ed è anche il titolo del modulo 5 del percorso di formazione avviato a luglio scorso con le 30 organizzazioni aderenti al progetto.

Si svolge il 6 e 7 aprile a Reggio Calabria presso Palazzo “Corrado Alvaro”- sede della Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con Legacoopsociali e l’UniRiMi “Rossella Casini” e con il contributo della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

La due giorni è rivolta ai 30 beneficiari aderenti al progetto che gestiscono i beni confiscati in Calabria ma è anche aperta al pubblico. Agli operatori del Terzo Settore, alle istituzioni pubbliche. A coloro che sono impegnati nella gestione dei beni confiscati, che vogliono approfondire, confrontarsi sui temi della co-programmazione e della co-progettazione – due delle grandi sfide cui siamo chiamati nei prossimi mesi come organizzazioni del terzo settore. E con noi anche gli enti pubblici. Una due giorni pensata per portare avanti il nostro lavoro di sensibilizzazione rispetto ai temi della co-programmazione e co-progettazione, ma anche della prossimità, mutualità e sviluppo di comunità, tutti temi – secondo noi –  fortemente connessi al tema dei beni confiscati.

Evento formativo di Giano

Presentazione del libro di Gianfranco Marocchi all’evento di Giano

L’evento si apre il 6 aprile alle ore 17 presso la Biblioteca “Gilda Trisolini” con la presentazione del libro “Alla ricerca della prossimità” di Gianfranco Marocchi, direttore della rivista Welfare Oggi e co-direttore della Biennale della Prossimità.

Partendo dal libro di Marocchi parleremo del senso della prossimità, di come sia possibile l’incontro tra prossimità, servizi e istituzioni. Perchè anche “la prossimità – per usare le parole di Marocchi – deve essere intesa come un pezzo del welfare, avendo la capacità di anticipare i bisogni”.
E la giornata di formazione del 6 aprile nasce anche con questo spirito.

Le 3 sessioni del secondo evento formativo di Giano

L’evento “Innovazione e Terzo Settore: co-programmare, co-progettare” si sviluppa in 3 sessioni:

Prima sessioneProssimità, mutualità e sviluppo di comunità

Nella sessione di mercoledì 6 aprile ci sono Domenico Mantegna, delegato al Welfare per la Città Metropolitana, Andrea Volterrani esperto di comunicazione sociale e nuove forme della mutualità dell’Università di Roma Tor Vergata ed Emilio Vergani, formatore e progettista, docente di metodi e tecniche della progettazione sociale presso l’Università LUMSA Santa Silvia di Palermo.

Racconteremo dell’esperienza di welfare di comunità avviata attraverso il progetto Impronte a Sud – Welfare Lab intorno all’immobile confiscato di Via Possidonea nel centro di Reggio Calabria e dell’esperienza del percorso di sviluppo di comunità di Pellaro e il futuro desiderabile, esperienze entrambe sostenute da Fondazione CON IL SUD. Per poi confrontarci sul processo di trasformazione da spazio fisico, luogo a comunità. Modera la prima sessione la giornalista Anna Foti.

Seconda sessione Future strategie di innovazione.

La seconda sessione di giovedì 7 aprile si svolge presso la “Sala del Consiglio” di Palazzo Corrado Alvaro.

Parleremo della co-programmazione come strumento utile a strutturare alleanze permanenti tra le pubbliche amministrazioni e il terzo settore, a fare insieme le politiche sociali. Quale strada da seguire per utilizzare in modo efficace anche le risorse del PNRR, i fondi strutturali e di investimento europei. Intervengono Luciano Squillaci, portavoce del Forum del Terzo Settore Calabria e Maria Giuffrida, esperta in Fondi europei strutturali e di investimento. Ma ci sono anche Luciano Gallo dell’ANCI Emilia Romagna che parlerà della co-programmazione e degli strumenti collaborativi alla luce del Codice del Terzo Settore e infine Sonia Bruzzese, responsabile dell’Ufficio Piano Caulonia che racconterà dell’esperienza positiva di co-programmazione dell’Ambito di Caulonia ai servizi di welfare. Modera Gilda Sciortino, giornalista di VITA non profit. Introduce il nostro presidente Giancarlo Rafele.

Terza sessione Progettare il cambiamento

Abbiamo già detto che secondo noi che i temi della co-programmazione e della co-progettazione sono strettamente legati alla valorizzazione dei beni confiscati. Ma come si sta sviluppando sui nostri territori l’adozione dell’art. 55 del Codice del Terzo Settore?
Per costruire rapporti di collaborazione sani tra enti pubblici e organizzazioni del Terzo Settore c’è bisogno che pubbliche amministrazioni e Terzo settore siano consapevoli dei propri ruoli, del funzionamento dei dispositivi dell’amministrazione condivisa, dai vantaggi agli eventuali rischi.

Ecco perchè nella terza e ultima sessione di giovedì 7 aprile parleremo del ruolo dell’ente pubblico nella co-progettazione con Guido Ciceri, direttore generale di SER.CO.P – Azienda speciale per i servizi alla persona dei Comuni del Rhodense. Del ruolo del Terzo Settore nella co-programmazione e nella co-progettazione con  Gianfranco Marocchi. Ci sarà poi Pietro Foti della Città Metropolitana di Reggio Calabria che illustrerà la positiva esperienza di co-progettazione sull’Avviso PNRR dei beni confiscati.

Infine si collegheranno con noi anche Marco Bianchi, Sindaco di Celleno (VT) e Maria Scinicariello, presidente della Cooperativa Prospetti per raccontare una buona prassi. Anche la terza sessione sarà moderata da Gilda Sciortino, giornalista di Vita Magazine.

Concludono Carmelo Versace, sindaco facente funzioni della Città Metropolitana di Reggio Calabria e Anna Vettigli, Vicepresidente nazionale di Legacoopsociali nazionale.

Leggi e scarica qui il programma dell’evento formativo di GIANO del 6-7 aprile 2022

Birra della mutualità

È nata Aniti Beer, la birra della mutualità

Si chiama Aniti Beer. È la nostra prima birra della mutualità in Calabria. Nasce dalla collaborazione con il Birrificio Reggino nell’ambito del progetto Impronte a Sud – Welfare Lab sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

Nasce apposta per aiutare concretamente le persone in difficoltà economica e sociale. Abbiamo scelto infatti con il Birrificio Reggino di destinare parte del ricavato della vendita della birra al Fondo mutualistico che intendiamo creare con i 16 enti partner del progetto Impronte a Sud. In questo senso, Aniti Beer è una delle azioni di mutualità – ad oggi la prima – del percorso che abbiamo avviato a luglio scorso con le nostre socie e i partner del progetto per confrontarci, discutere insieme su come costruire un nuovo modello di mutualità in Calabria.

Perchè Aniti Beer alla ‘cucuzza’

Aniti Beer viene da “aniti” che in dialetto reggino (o greco-calabro) significa “uniti”. Uniti per sperimentare, costruire una nuova mutualità in Calabria. Per aiutare chi non riesce ad accedere ai servizi di assistenza socio-sanitaria, socio-assistenziale di cui ha bisogno (povertà sanitaria). Per sostenere i sogni dei bambini, dei minori che non riescono a coltivare liberamente le proprie capacità e aspirazioni (povertà educativa).

È una birra “alla cucuzza”, cioè a base di ‘zucca’. Ma ha qualcosa di più speciale. La ‘cucuzza’ (in dialetto calabrese zucca) proviene dal terreno confiscato di Placanica che ci ha assegnato il comune di Melito Porto Salvo e che gestisce la cooperativa sociale Demetra, nostra socia. Qui la ‘cucuzza’ cresce grazie all’impegno e al sudore dei migranti che coltivano la terra che li ha accolti.

Il rapporto di collaborazione con il Birrificio Reggino

Aniti Beer è prodotta dal Birrificio Reggino, un’azienda profit della comunità reggina.

Rappresenta per noi l’esempio di una buona prassi di collaborazione fra il terzo settore e il profit.

Il Birrificio è già uno dei fornitori della nostra bottega equosolidale Le Botteghe delle Terre del Sole. Ha a cuore i nostri temi, fa parte della rete antiracket ReggioLiberaReggio e ha scelto di condividere con noi anche questo percorso di mutualità, mettere in campo insieme a noi la prima azione di mutualità del progetto Impronte a Sud.

Consapevoli che per costruire una nuova mutualità che fa bene e conviene a tutti abbiamo bisogno della partecipazione non solo degli enti del terzo settore, ma anche delle aziende profit, delle istituzioni, dei cittadini che condividono i nostri stessi principi e valori, che sanno da che parte stare. Per ricordarci che siamo tutti parte di una comunità.

Solo insieme possiamo dare senso e concretezza a un nuovo modello di mutualità che si ispiri alla rete di sostegno del mutuo aiuto, ai legami di solidarietà, alle relazioni di reciprocità.

Il claim e il marchio della mutualità

La birra Aniti Beer riporta stampata sulla bottiglia il claim Per una mutualità che fa bene e conviene. Ed è contraddistinta dal nostro marchio della mutualità. Nell’etichetta i colori verde e arancio sono i colori del progetto Impronte a Sud.

 

Marchio della mutualità

Il marchio della mutualità è il marchio che rappresenta la nostra idea di mutualità, quella che intendiamo costruire in Calabria per rispondere in maniera nuova alle esigenze di una comunità. È un simbolo che richiama il sostegno, i legami, le relazioni di reciprocità.

È il marchio che contraddistinguerà tutte le altre azioni di mutualità che metteremo in campo.

Dove puoi trovare Aniti Beer

Puoi trovare la birra Aniti Beer* presso la nostra bottega equosolidale Le Botteghe delle Terre del Sole a Via del Torrione 89, Reggio Calabria o scrivendo a marketing@consorziomacrame.it.

È un’edizione speciale limitata in sole 500 bottiglie numerate.

Con la birra riceverai anche una cartolina in cui la ‘cucuzza’ di Aniti Beer si presenta raccontando il suo percorso e il suo sogno di essere d’aiuto agli altri, ma anche 2 sottobicchieri come gadget.

Aniti Beer alla cucuzza

La ‘cucuzza’ di Aniti Beer si racconta

Acquista Aniti Beer per una mutualità che fa bene e conviene!

Per supportare concretamente il fondo che aiuterà persone e famiglie in difficoltà economica e finanziaria, che più di altre hanno bisogno di essere aiutate.

 

*Vietata la vendita ai minori di anni 18. Per bere responsabilmente.

 

La grafica e il concept creativo della birra Aniti Beer sono a cura di Isabel Alfano