Tempo al tempo - inclusione minori stranieri non accompagnati

Tempo al tempo – Per favorire l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati

Tempo al tempo ha l’obiettivo di favorire l’inclusione di minori stranieri non accompagnati, anche in Calabria. È un progetto di cui siamo partner, è promosso dalla cooperativa sociale Frassati di Torino ed è sostenuto da Con i Bambini.

Lo abbiamo presentato stamattina 10 giugno 2022 presso Palazzo San Giorgio, sede del comune di Reggio Calabria. Alla conferenza stampa c’erano Aldo Cavallari, nostro coordinatore territoriale di progetto, Giulia P. Serranò, nostra referente territoriale per il Consorzio Idea Agenzia per il Lavoro e Demetrio Delfino, assessore ai servizi sociali del Comune di Reggio Calabria. La giornalista Paola Suraci che ha moderato l’incontro.

Attraverso Tempo al tempo intendiamo fornire a 150 giovani migranti (17-21 anni) – tra i minori ospiti delle strutture di accoglienza partner e/o segnalati dagli enti locali territoriali e neo-maggiorenni stranieri – un percorso di inserimento lavorativo di medio-lungo periodo, delle soluzioni abitative adeguate e anche l’integrazione in reti e relazioni sociali solide.

I territori di intervento del progetto sono cinque: Valle di Susa, Alessandria, Reggio Calabria, Catania e Scordia.

Azioni progettuali di Tempo al tempo per i minori stranieri non accompagnati

Attraverso Il Tempo per mettersi in gioco – il tempo per (ri)conoscere intendiamo favorire l’inserimento occupazionale, l’autonomia lavorativa dei minori stranieri non accompagnati. Realizzare dei percorsi formativi per valutare, riconoscere le loro competenze (competenze formali, non formali e informali). Attivare oltre 70 tirocini curricolari o extracurricolari. Ma anche organizzare incontri informativi e formativi sul mondo del lavoro e per lo sviluppo delle competenze linguistiche e digitali.

In Il tempo per l’abitare e il tempo per co(abitare) intendiamo favorire invece la loro autonomia abitativa. Prevediamo quindi di attivare il c.d. co-housing, il nuovo modello abitativo che prevede la condivisione di spazi e servizi di unità abitative indipendenti ma situate in uno stesso complesso. Ma anche di promuovere la diffusione dell’affidamento familiare dei minori stranieri non accompagnati e giovani neomaggiorenni. Cioè con famiglie del territorio disposte ad accogliere dei giovani migranti nella propria casa. E infine avviare dei contratti di locazione per raggiungere una condizione abitativa autonoma per almeno 25 destinatari.

Elementi innovativi del progetto Tempo al tempo

Sono elementi innovativi del progetto:

– la figura del facilitatore individuale, cioè un tutor o operatore che ha il compito di accompagnare all’autonomia i minori stranieri non accompagnati. Di porsi come facilitatore dei processi per aumentare il senso di responsabilità, sollecitare la loro partecipazione attiva;

– l’adozione del portale dei saperi, cioè la piattaforma digitale della Rete Italiana di Cultura Popolare che ha lo scopo di raccogliere narrazioni, video, fotografie, parole chiave, bisogni e necessità. Per valorizzare i saperi degli abitanti di una stessa comunità attraverso la condivisione di competenze e aspirazioni. In questo senso la piattaforma permetterà ai giovani, alle imprese e alla cittadinanza di conoscersi e narrare i percorsi sperimentali insieme. In una logica di attivazione di comunità e di prossimità.

Tempo al tempo, un progetto tra nord e sud per una comunità che accoglie!

Maggiori informazioni sono sul blog di progetto o sulla pagina facebook di Rete Italiana di Cultura Popolare.

Macramè CareLAB ad Arghillà

Macramè CareLAB per potenziare i servizi di welfare ad Arghillà Nord

Si chiama Macramè CareLAB e nasce per potenziare servizi di welfare comunitario e reti di mutuo aiuto nel quartiere di Arghillà Nord. È un progetto che nasce nell’ambito del bando “Reggio Resiliente”. Cioè il bando realizzato dal Comune di Reggio Calabria grazie ad un finanziamento del Pon Metro 2014/2020 – asse inclusione per premiare con un supporto economico progetti virtuosi di inclusione e di socialità per soggetti fragili, a partire dalle aree più disagiate del territorio comunale.

Cosa vogliamo fare attraverso Macramè CareLAB

Attraverso Macramè CareLAB intendiamo strutturare un sistema integrato di welfare comunitario e sanità d’iniziativa per raggiungere le persone più fragili (per residenza, età, condizioni economiche e culturali) altrimenti escluse dall’accesso ai servizi socio-sanitari. Per fare questo allestiremo un sistema di prestazioni socio-sanitarie basato sul supporto di strumentazioni mediche e apparecchiature elettromedicali e sulla telemedicina, che ci consentirà di effettuare indagini ed esami a domicilio: dalla misurazione dei parametri vitali ai prelievi, agli esami diagnostici specialistici.

Prevediamo di attivare un Punto di prossimità. Cioè  un punto di riferimento con funzioni informative e di presa in carico (assistente sociale) per i cittadini residenti. Per agevolare il loro accesso ai servizi socio-sanitari: prenotazione di prestazioni, rilevazione condizioni di particolare disagio e sollecitazione presso ulteriori istituzioni preposte.

Non solo. Sperimenteremo servizi innovativi di cure domiciliari (Cure domiciliari Plus) per la
di presa in carico di soggetti fragili che normalmente non si recano dal medico di base o presso le
strutture sanitarie. Per una nuova modalità di prevenzione e accesso alle cure sul territorio in un’ottica di promozione della salute. E sperimenteremo anche la telemedicina per fornire prestazione sanitarie e socio sanitarie, per favorire l’accesso alle cure nei territori periferici.

Ogni azione sarà caratterizzata da un piano di comunicazione per attivare medici di medicina generale, servizi sociali, enti del terzo settore. Per coinvolgere la comunità locale, informare, sensibilizzare i cittadini rispetto ai benefici del nuovo modello di medicina territoriale, promuovere la cultura della prevenzione e della salvaguardia della salute psico-fisica attraverso campagne di informazione mirate.

ACE, partner del progetto Macramè CareLAB

Sarà nostro partner in Macramè CareLAB l’Associazione Calabrese di Epatologia – Onlus (ACE), l’associazione reggina di medici volontari che si occupa di realizzare progetti di ricerca epidemiologica, di divulgare, prevenire, formare e aggiornare gli operatori della sanità. Che fornisce aiuti concreti ai pazienti attraverso la promozione di attività assistenziali di vario tipo.

In questo senso Macramè CareLAB è in linea con le attività che ACE svolge quotidianamente in campo medico e sociale rafforzando il lavoro di ricerca e prevenzione in tema di povertà sanitaria (ACE promuove infatti anche un Osservatorio per le Disuguaglianze di Salute e le Malattie della Povertà).

ACE metterà a disposizione del progetto expertise professionali per le attività di consulenza specialistica e lettura esiti delle prestazioni sanitarie.

Attrverso Macramè CareLAB implementeremo quindi il lavoro svolto sul territorio di Arghillà partendo dal potenziamento del Punto di Prossimità, già gestito da ACE, presso i locali de La Piazzetta concessi dal Comune. Qui già i cittadini usufruiscono di assistenza gratuita per i servizi di chirurgia, diabetologia, dietistica, ematologia, endocrinologia, epatologia, gastroenterologia, medicina interna, ostetricia, psicologia, psichiatria.

In sintesi,

Con Macramè CareLAB ci poniamo l’obiettivo di:

  • garantire l’accesso alle cure primarie e la presa in carico per 450 cittadini fragili residenti nel quartiere di Arghillà;
  • rispondere all’esigenza di integrazione socio-sanitaria – mai praticata in Calabria – supportata da un’azione di animazione e sensibilizzazione comunitaria diffusa. Le azioni di progetto – dalla promozione di un Punto di prossimità all’apporto di nuove tecnologie – rappresentano i primi passi verso un modello resiliente di integrazione socio-sanitaria che abbia al centro le persone e i territori in condizione di “povertà sanitaria”. Interventi mirati quindi per facilitare l’accesso alle cure, diffondere la pratica della prevenzione e i servizi a “bassa soglia” in accordo e a supporto delle P.A. (ASP, Ambito e Comune). E anche attraverso il coinvolgimento della rete dei MMG (Medici di Medicina Generale), delle Case della Salute e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP).
  • Supportare la comunità di Arghillà avviando un percorso di rigenerazione dei territori e della comunità anche a fronte della grave situazione di emergenza sanitaria provocata dalla pandemia da Covid. Ripensando a un profondo cambiamento del modello di sviluppo di comunità in chiave trasformativa e coordinata. Un approccio questo che, secondo noi, non può prescindere dal contrasto alle crescenti disuguaglianze sociali e sanitarie.