Gaino evento

GIANO – Il racconto del primo evento formativo a Limbadi

Abbiamo concluso a Limbadi il primo evento formativo “Restituire bellezza, costruire futuro” del progetto Giano del PON Legalità 2014-2020.

Siamo stati presso gli immobili confiscati al clan Mancuso dove oggi ha sede l’Università della Memoria della Ricerca e dell’Impegno “Rossella Casini”, gestita dall’Associazione San Benedetto Abate e che è anche una dei 30 beneficiari del progetto.

Due giorni dedicati alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie in Calabria. Due giorni particolarmente partecipati dalle istituzioni, dalla magistratura, dalle forze dell’ordine, dai 30 beneficiari, dai soci, dalla società civile.

Ecco cosa è successo!

La prima giornata di “Restituire bellezza, costruire futuro”

Inaugurazione della mostra “Metamórphosis. Il progetto dei beni confiscati”

Abbiamo aperto la prima giornata dell’evento con l’inaugurazione della mostra “Metamórphosis. Il progetto dei beni confiscati”. Una narrazione per immagini – curata da Marina Tornatora, Ottavio Amaro del laboratorio di ricerca Landscape_in Progress del Dipartimento Architettura e Territorio Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – per raccontare la storia di beni confiscati che sono diventati beni comuni grazie alle energie, il tempo e le risorse di chi ogni giorno prova a darsi e a dare una possibilità in questa terra.

Giano evento

Abbiamo proseguito poi con il I e II Panel formativo dell’evento di Giano.

I Panel Il progetto Giano. Formazione e network per la valorizzazione dei beni confiscati”

Durante il I panel Il progetto Giano. Formazione e network per la valorizzazione dei beni confiscati” abbiamo parlato del progetto, dell’importanza della formazione, del network per la valorizzazione dei beni confiscati. Hanno introdotto i lavori il nostro presidente Giancarlo Rafele e Laura Cirella, responsabile di progetto. Erano presenti don Ennio Stamile di Libera Calabria, Felicia Gemelli dell’area progettazione di Legacoopsociali nazionale, Valentina D’Urso del Ministero dell’Interno e referente per l’attuazione del PON Legalità, Michela Fabio della Prefettura di Reggio Calabria e Pantaleone Mercuri, sindaco di Limbadi.

Giano

II Panel “Costruire futuro. Giano: formazione e networking per valorizzare i beni confiscati

Durante il II Panel formativo “Costruire futuro. Giano: formazione e networking per valorizzare i beni confiscati” abbiamo voluto dare voce col nostro direttore Giuseppe Carrozza a una Calabria che punta con coraggio sulla gestione e valorizzazione dei beni confiscati, partendo dalla formazione dei 30 beneficiari del progetto. Pezzi di Calabria che intendono grazie a Giano essere più competenti e competitivi. Marina Tornatora di Landscape_inProgress ha così raccontato del recupero dell’immobile confiscato di Via Possidonea 53. Gianni Pensabene ci ha parlato della ricostruzione del Lido “La Cubana” a Parco Ecolandia. E infine Raffaella Conci ci ha raccontato dell’esperienza agricola sui terreni confiscati di Terre Joniche – Libera Terra Coop. Sociale. Attraverso il racconto di esperienze concrete ci siamo confrontati quindi sul futuro che ci attende, sul tipo di modello nuovo (e più sostenibile) di sviluppo del territorio che vogliamo costruire.

Per dimostrare che è possibile creare alternative, economiche e sociali agli attuali paradigmi. E che un cambio di rotta non solo è possibile, ma anche necessario. Per far emergere la bellezza della nostra terra, restituire dignità alla Calabria.
Per rendere ancora più speciale l’evento non solo incontri, ma anche parole e musica…

Durante la prima giornata i panel sono stati allietati da momenti di lettura della “Divina Commedia” a cura del cantautore-contadino Nino Quaranta in omaggio al VI centenario della morte di Dante, ma anche dalla presentazione del libro “A Sud del Sud” di Giuseppe Smorto con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese. Abbiamo infine chiuso la giornata con la bella musica Jazz di Daniele Laro, Andrea Paternostro e Rocco Scarcella dell’associazione Naima che è anche una dei  30 beneficiari del progetto Giano.

La seconda e ultima giornata di “Restituire bellezza, costruire futuro”

III Panel “Co-programmazione, co-progettazione e networking”
Nella seconda giornata dell’evento “Restituire bellezza e costruire futuro” abbiamo introdotto il III Panel formativo “Co-programmazione, co-progettazione e networking”. Abbiamo parlato con la nostra vice-presidente Federica Roccisano dell’importanza di avere un linguaggio comune, di riuscire a lavorare insieme – “pubblico” e privato sociale – per costruire insieme quello che è il futuro di un bene, che diventa anche il futuro di una comunità di vivere e di convivere. Ma anche di come il “pubblico” può avvalersi della conoscenza del terzo settore, di quella conoscenza ai bisogni dei territori che soltanto chi abita e chi vive il territorio conosce. Che è necessario uno scambio reciproco, mettere in relazione, creare rete e fare insieme, avere una finalità comune. Perchè insieme si possono realizzare cose bellissime e cambiare le cose. Ci siamo confrontati con Giuseppe Falcomatà delegato ANCI al Mezzogiorno e ai beni confiscati e Massimo Nicolò dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, Eleonora Vanni Presidente nazionale Legacoopsociali e Luciano Squillaci portavoce del Forum del Terzo Settore Calabria.
Claim “Trasformiamo COSA NOSTRA in CASA VOSTRA”

“Trasformiamo COSA NOSTRA in CASA VOSTRA”. Lo abbiamo lanciato durante la seconda giornata dell’evento formativo di Giano a Limbadi alla presenza dei nostri soci, dei beneficiari del progetto, delle istituzioni.

Non è solo un claim. È quello in cui crediamo, è il cambiamento che giorno dopo giorno proviamo a costruire attraverso la gestione e la valorizzazione dei beni confiscati che ci sono stati assegnati. È ciò che ispira la nostra azione per dare vita a nuove pratiche di economia e sviluppo sostenibile.

Due giorni dai quali, come ha detto il nostro presidente Giancarlo Rafele

siamo usciti ancora più consapevoli del grande lavoro che c’è da fare, ma fiduciosi di aver avviato il percorso per la costruzione di una comunità di pratiche su scala nazionale.

 

Giano evento

GIANO – Primo evento formativo si terrà dal 15 al 16 luglio

Restituire bellezza, costruire futuro. Strumenti, strategie e visioni per la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie in Calabria è il primo evento formativo di GIANO – Conoscere il passato e guardare al futuro, il progetto del PON Legalità 2014-2020 promosso in collaborazione con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo settore Calabria.

Dal 15 al 16 luglio a Limbadi, in provincia di Vibo Valentia, si terrà il primo incontro di formazione con i 30 beneficiari aderenti a Giano che gestiscono i beni confiscati nella nostra regione e che sono quindi destinatari delle attività di consulenza e formazione che forniremo grazie al PON Legalità 2014-2020.

Ma Restituire bellezza, costruire futuro è anche un evento aperto al pubblico. Specie agli operatori del Terzo Settore, alle istituzioni pubbliche. A coloro che sono impegnati nella gestione dei beni confiscati, che vogliono approfondire i temi del contrasto alle mafie. È infatti l’occasione per far conoscere, raccontare le buone pratiche e le storie di rigenerazione dei beni confiscati in Calabria. Per confrontarci sul ruolo del Terzo Settore nella restituzione dei beni alla collettività.

Due giorni di ascolto e scambio con incontri, dibattiti, esperienze di tutto il territorio regionale.

La mostra METAMÓRPHŌSIS

L’evento si apre con l’inaugurazione della mostra METAMÓRPHŌSIS. Il progetto dei beni confiscati alle mafie. E con la mostra di foto attraverso la quale raccontare per immagini la storia dei 30 beni confiscati che i 30 beneficiari del progetto Giano gestiscono in Calabria. Entrambe a cura del laboratorio di ricerca Landscape_in Progress del Dipartimento Architettura e Territorio (dArTe) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

I 3 panel formativi del primo evento di Giano

Restituire bellezza, costruire futuro si sviluppa in 3 panel:

I panel Costruire futuro. Giano: formazione e networking per valorizzare i beni confiscati. Partendo dalla formazione prevista nell’ambito del progetto Giano parleremo dell’importanza di innescare processi di sviluppo locale, di accrescere le competenze, migliorare la gestione dei beni assegnati. Saranno con noi don Ennio Stamile del comitato scientifico UniRiMi “Rossella Casini” e referente di Libera Calabria, Felicia Gemelli dell’area progettazione di Legacoopsociali nazionale. Per le istituzioni pubbliche ci saranno Valentina D’Urso, direttore ufficio gestione e attuazione del Ministero dell’Interno e referente per l’attuazione del PON Legalità, Michela Fabio della Prefettura di Reggio Calabria e Pantaleone Mercuri, sindaco di Limbadi.

II panel Restituire Bellezza. Rigenerare i beni confiscati, raccontarne le storie. Parleremo del recupero dell’immobile confiscato di Via Possidonea 53 con Marina Tornatora del laboratorio di ricerca Landscape in progress per l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Della storia della ricostruzione del Lido “La Cubana” con Gianni Pensabene presidente del Parco Ecolandia. Dell’esperienza agricola sui terreni confiscati della cooperativa sociale Terre Joniche di Crotone con Raffaella Conci. Saranno presenti Natina Pratticò, presidente della Sezione Penale del Tribunale di Reggio Calabria. Introdurrà il panel il professore Nicola Fiorita del Comitato scientifico UniRiMi.

III panel Co-programmazione, co-progettazione e networking. Il ruolo del Terzo Settore nella restituzione alla collettività dei beni confiscati. Pensiamo che un futuro diverso in Calabria è possibile se i diversi attori – pubblico e privato sociale – si parlano, co-progettano azioni di sviluppo nelle e con le comunità. Ne parleremo con Giuseppe Falcomatà delegato ANCI al Mezzogiorno e ai beni confiscati e Massimo Nicolò dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati. Interverranno Eleonora Vanni Presidente nazionale Legacoopsociali e Luciano Squillaci portavoce del Forum del Terzo Settore Calabria. Introdurrà il panel la giornalista Maria Pia Tucci.

Scopri e leggi il programma!

Non solo incontri, ma anche parole e musica…

Gli interventi saranno allietati infatti dai momenti di lettura a cura di Nino Quaranta, dalla presentazione del libro “A Sud del Sud” di Giuseppe Smorto con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese. E infine dalla musica Jazz session a cura dell’associazione Naima durante la serata del 15 luglio e a conclusione della prima giornata dell’evento.

Quando e dove si svolge il primo evento formativo di Giano

L’evento, GRATUITO, si svolge giovedì 15 e venerdì 16 luglio 2021 a Limbadi (Vibo Valentia), presso l’Università della Memoria della Ricerca e dell’Impegno “Rossella Casini”, Via Aldo Moro 3.

L’Università “Rossella Casini” con la quale a febbraio scorso abbiamo firmato un Protocollo di Rete nell’ambito del progetto GIANO ha sede presso gli immobili confiscati al clan Mancuso di Limbadi. Un luogo di riscatto e di crescita per la comunità, per rafforzare la consapevolezza sulla presenza delle mafie nei nostri territori, ma anche l’impegno attivo per il bene comune.

Come arrivare in auto

Da uscita SA-RC, procedere in direzione Limbadi. Seguire le indicazioni per Limbadi. All’ingresso del paese procedere diritto per Viale Europa I traversa. Quando vedi il segnale svolta a destra, segui le indicazioni per l’Università “Rossella Casini” (UniRiMi).

Scarica il programma!

 

E mentre aspetti Restituire Bellezza, costruire futuro

  • segui sulla nostra pagina facebook le pubblicazioni con gli hashtag #giano #ponlegalita #FondiUE #SostieniLaLegalita. Nei prossimi giorni presenteremo i relatori, le relatrici dell’evento e i loro interventi;
  • segna le date 15 e 16 luglio. Ci vediamo presso l’UniRiMI “Rossella Casini”, Via Aldo Moro 3 a Limbadi – Vibo Valentia.

 

L‘evento si svolgerà nel rispetto delle misure di sicurezza volte a prevenire la diffusione del Covid-19.

 

Banca delle competenze

GIANO – Online l’avviso per la Banca delle competenze

È online l’avviso pubblico per creare la “Banca delle competenze” di GIANO – Conoscere il passato e guardare al futuro. Giano è il progetto finanziato dal PON LEGALITÀ 2014/2020 nato per supportare, accompagnare 30 organizzazioni del terzo settore che operano e gestiscono o stanno per gestire beni confiscati in Calabria.

Attraverso la Banca delle competenze intendiamo rispondere ai bisogni emersi durante l’analisi preliminare (cd pre-assessment) avviata nei mesi scorsi con le 30 organizzazioni beneficiarie del progetto.

La Banca delle competenze ha lo scopo di formare un elenco di figure professionali, esperti ai quali affidare incarichi specifici per le attività progettuali di accompagnamento e consulenza, formazione previste nell’ambito del progetto Giano. Ma anche per rispondere alle richieste di assistenza tecnica delle organizzazioni beneficiarie.

Le aree di competenza individuate per creare la Banca delle competenze sono 7: legale, progettazione, comunicazione, agronomica, fiscale e contabile, area sociale, culturale ed educativa e infine l’area tecnica e architettonica.

Requisiti fondamentali per l’iscrizione alla Banca delle Competenze

  • 24 mesi di comprovata esperienza in una delle 7 aree di competenza sopra elencate;
  • adeguato titolo di studio ed eventuali specializzazioni corrispondenti alle 7 aree di Competenza;
  • non aver riportato condanne penali e/o non aver procedimenti penali pendenti incompatibili con l’incarico da espletare;
  • godimento dei diritti civili e politici.

L’iscrizione nella Banca delle Competenze non dà diritto al conferimento automatico di incarichi.

Come iscriverti alla Banca delle competenze di Giano

  • Leggi l’ Avviso pubblico Banca delle competenze e verifica se sei in possesso dei requisiti richiesti;
  • Se ti interessa, scarica da qui la Domanda di iscrizione ;
  • Allega alla domanda un curriculum vitæ in formato europeo, completo di autorizzazione al trattamento dei dati personali e da dichiarazione di veridicità delle informazioni riportate;
  • Allega una copia del documento d’identità valido.

Invia tutto entro martedì 31 agosto 2021 a beniconfiscati@consorziomacrame.it.

 

Per ogni dubbio o domanda non esitare a contattarci!

Scrivici all’indirizzo email beniconfiscati@consorziomacrame.it oppure chiamaci al numero 0965 896669.

 

Ti alleghiamo anche qui:

Avviso pubblico Banca delle competenze

Domanda di iscrizione

Protocollo di rete GIANO

GIANO – Firmato il protocollo di rete con l’UniRiMi

Abbiamo firmato con l’UniRiMi – Università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno “Rossella Casini” e l’Associazione San Benedetto Abate un protocollo di rete per supportare il progetto GIANO – Conoscere il passato e guardare al futuro del PON Legalità 2014-2020.

GIANO è il progetto che abbiamo promosso in collaborazione con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo Settore Calabria per offrire servizi di accompagnamento, consulenza e formazione ai 30 enti gestori di beni confiscati in Calabria che hanno aderito al progetto.

Protocollo di rete firmato

Con il protocollo di rete ci impegnamo a collaborare con l’UniRiMi e l’Associazione San Benedetto Abate – ciascuno nella propria area di competenza – per la buona riuscita del progetto.

Cosa prevede il Protocollo di rete

Il nostro impegno è quello di progettare, coordinare e gestire le azioni progettuali di GIANO.

L’UniRiMi “Rossella Casini”, rappresentata dal presidente don Ennio Stamile, si impegna a offrire il supporto del suo comitato scientifico nell’attivazione dei dispositivi di assistenza tecnica. Nella formazione e comunicazione del progetto. Ma si impegna anche a ospitare, presso la sua sede, le attività di GIANO.

Invece l’associazione San Benedetto Abate – ente gestore di UniRiMI – rappresentata dal presidente Angelo Crupi, si impegna a offrire supporto nella promozione delle attività di assistenza tecnica e formazione. E anche nella diffusione degli output di GIANO.

Rispetto alla firma del Protocollo di rete, dice il nostro presidente Giancarlo Rafele

«Per noi è un accordo molto importante e ringraziamo l’UniRiMi e l’associazione San Benedetto Abate per la preziosa collaborazione. La firma di questo protocollo arricchisce il valore di un ambizioso progetto. E testimonia come la rete rappresenta la via maestra. Specie in un momento in cui è sempre più evidente la necessità di condividere visioni comuni per lavorare nell’ottica del cambiamento».

Infine don Ennio Stamile, presidente dell’UniRiMi commenta

«GIANO risulta un progetto di particolare importanza. A distanza di 25 anni dall’approvazione della L. 109/1996 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati promossa da Libera, sono diversi gli enti del terzo settore che gestiscono beni confiscati in Calabria. Da diverso tempo si avvertiva l’esigenza di accompagnamento di questi enti che spesso vengono lasciati soli nella gestione. Come è successo, ad esempio, all’Associazione San Benedetto Abate e alla cooperativa impresa sociale “Upendo” di Cetraro. Due enti che gestiscono – con enormi difficoltà legate anche alla mancanza di fondi messi a disposizione – beni confiscati al clan Mancuso di Limbadi».

Leggi il Protocollo di rete

 

 

Giano

GIANO – Online la short-list dei soggetti beneficiari

Tutto pronto per la nostra nuova avventura! Sono 30 le organizzazioni in Calabria che beneficeranno dei servizi di GIANO – Conoscere il passato e guardare il futuro. Il progetto promosso con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo settore della Calabria, finanziato dal PON LEGALITÀ 2014/2020 che ha l’obiettivo di fornire servizi di accompagnamento e consulenza, percorsi di formazione alle organizzazioni che operano e gestiscono beni confiscati.

Le 29 organizzazioni che hanno aderito sono 15 associazioni, 14 cooperative sociali e 1 consorzio. Sono così distribuite in Calabria: 4 in provincia di Cosenza, 17 in provincia di Reggio Calabria, 3 in provincia di Catanzaro e 6 in provincia di Crotone. Operano nel settore socio-sanitario, assistenziale, educativo, agricolo, ambientale. I beni confiscati che le organizzazioni hanno in gestione sono appartamenti, fabbricati, ville, capannoni, locali, terreni agricoli.

I servizi richiesti sono prevalentemente di supporto, consulenza, assistenza tecnica per gestire in maniera più efficace il bene in gestione. Si tratta in particolare di servizi di supporto sul piano economico-finanziario, sull’attivazione di reti e partecipazione a network. Per i percorsi di formazione invece i più richiesti sono i moduli sulla gestione economico-finanziaria, co-progettazione e networking. Per fornire, trasferire alle organizzazioni strumenti concreti, rafforzare le proprie competenze, approfondire la conoscenza di metodi, strategie e visioni da applicare al loro interno. Partendo dai propri bisogni, da quelli che emergeranno e valuteremo insieme.

Cosa succede ora?

Ora che abbiamo formato l’elenco dei soggetti beneficiari inizia la parte più interessante.

Avvieremo un’analisi preliminare (cd pre-assessment) con le organizzazioni aderenti per scoprire di cosa hanno bisogno. Proseguiremo quindi con una fase di riprogettazione dei servizi per ciascuna delle organizzazioni coinvolte affinchè ogni servizio risponda ai loro reali bisogni.

La short list avrà una durata biennale, salvo eventuali proroghe.

Verifica qui la la short-list (in odine alfabetico) dei soggetti beneficiari del progetto GIANO

E in bocca al lupo a tutti noi!
GIANO

GIANO – Supporto e formazione per chi gestisce i beni confiscati in Calabria

GIANO – Conoscere il passato e guardare il futuro è il progetto promosso in collaborazione con Legacoop Calabria e il Forum del Terzo settore della Calabria. Finanziato dal PON LEGALITÀ 2014/2020 nasce per supportare, accompagnare le organizzazioni che operano e gestiscono o stanno per gestire beni confiscati in Calabria.

Attraverso servizi di accompagnamento e consulenza, percorsi di formazione intendiamo trasferire il nostro Know how agli imprenditori sociali per accrescere le loro competenze, migliorare la gestione dei beni affidati (anche imprese agricole o terreni). Alle organizzazioni per rafforzare le loro capacità di tessere relazioni, co-progettare azioni di sviluppo nelle e con le comunità di appartenenza.

In questo scenario si colloca la nostra esperienza diretta di gestire i beni confiscati ( 2 terreni agricoli – a Melito Porto Salvo e a Rosarno – , 1 immobile a Via Possidonea 53 nel centro storico di Reggio Calabria), l’esperienza di 11 nostre socie consorziate che supportiamo trasferendo competenze per consolidare iniziative imprenditoriali sui beni confiscati in loro gestione.

Perchè formarsi con GIANO

Con l’esperienza di questi anni abbiamo compreso e contribuito a dimostrare che i beni confiscati riutilizzati possono e devono essere uno strumento di rilancio socio-economico di un territorio, volano di sviluppo imprenditoriale e sociale. Che è possibile far diventare i beni confiscati un modello d’impresa da perseguire. Sviluppare politiche di contaminazione del territorio, creare reti tra le realtà sociali impegnate nella loro gestione. Ma soprattutto che le loro esperienze di riutilizzo sociale meritano un supplemento di valutazione nell’impatto sociale che hanno. Sono realtà sociali che operano in contesti di per sè difficili dal punto di vista economico. Che sono sottoposte a difficoltà maggiori delle realtà sociali normali: ritorsioni, dispetti, diffidenza, mancanza di credito.

Da qui la consapevolezza e l’importanza di acquisire un grado più elevato di imprenditorialità, sia sul versante della capacità manageriale che sul versante dell’essere sempre di più impresa. Così anche la necessità di supporti e consulenze imprenditoriali, di tipo innovativo, per una maggiore consapevolezza nella gestione dei beni confiscati.

Servizi di accompagnamento e consulenza, percorsi di formazione di GIANO. Chi può partecipare

Possono partecipare a GIANO 30 organizzazioni della Calabria tra quelle che gestiscono beni confiscati, che sono affidatarie ultime di beni confiscati o stanno per gestire un bene confiscato.

Le organizzazioni partecipanti verranno selezionate attraverso la formazione di una short-list partendo dalla rilevazione dei loro bisogni. Ci sarà poi una fase di progettazione dei servizi e del percorso di formazione che cuciremo su misura per rispondere ai bisogni reali delle organizzazioni partecipanti.

Più precisamente con i servizi di consulenza intendiamo fornire supporto sul livello gestionale e di governance, sul livello economico-finanziario (business plan, fundraising, accesso al credito…), supporto sul piano giuridico, procedurale, sulle politiche commerciali (piani di marketing, comunicazione).

Attraverso i percorsi di formazione intendiamo far acquisire competenze su: “amministrazione e contabilità”, “gestione economico finanziaria”, “business model design”, “innovazione e transizione digitale”, “marketing e comunicazione digitale”, “co-programmazione, coprogettazione e networking”.

I servizi di accompagnamento e consulenza, i percorsi di formazione si svolgeranno:

  • in affiancamento in loco durante le fasi di sviluppo dell’azione di accompagnamento, di verifica, di assistenza tecnica nell’esecuzione delle attività;
  • a distanza attraverso l’uso di piattaforme e-learning.

Pensiamo che il percorso GIANO possa essere efficace per rendere maggiormente competitivo il modello di economia sociale. Per contribuire a innalzare le condizioni di legalità nelle nostre comunità. Ma anche per costruire o rafforzare reti territoriali tra il privato sociale, le imprese, le cooperative sociali e le istituzioni pubbliche dei nostri territori.

Come partecipare a GIANO

Scarica da qui l’ avviso pubblico e verifica se sei in possesso dei requisiti  richiesti.

Compila la domanda di adesione, allega il curriculum di presentazione della tua organizzazione e invia tutto entro lunedì 8 marzo 2021 a beniconfiscati@consorziomacrame.it.

Alla scadenza dell’avviso formeremo la short list (con validità biennale, salvo eventuali proroghe) delle organizzazioni che potranno formarsi con GIANO e beneficiare dei servizi previsti e finanziati dal PON LEGALITÀ 2014/2020.

Se vuoi conoscere qualcosa in più su GIANO leggi qui il nostro abstract di progetto.

 

Scegli di aderire e formarti con GIANO!

Facciamo la differenza creando un impatto significativo e portando un cambiamento tangibile nelle nostre comunità.

 

Per ogni dubbio o domanda non esitare a contattarci!

Scrivici all’indirizzo email beniconfiscati@consorziomacrame.it oppure chiamaci al numero 0965 896669.