Green Economy e beni confiscati
Esperienze nella Placanica Factory

È un progetto finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, nell’ambito dell’intervento “Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici” e mira alla diffusione della cultura della legalità coinvolgendo le risorse presenti in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

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Ha come obiettivo generale quello di valorizzare la Placanica Factory, il bene confiscato alla ‘ndrangheta nella località Placanica nel Comune di Melito Porto Salvo (RC), per favorire l’auto-sostenibilità delle iniziative intraprese e la piena fruibilità da parte della collettività.
Il Progetto integrato si rivolge a giovani dai 14 ai 35 anni, in corso di studi superiori (e non), diplomati o laureati e provenienti dalle Regioni Obiettivo Convergenza.

Tra gli obiettivi principali quello di incrementare le possibilità di accesso dei giovani in un mercato innovativo, quello della green economy. Per questo, il progetto vede la collaborazione di una rete di realtà da anni attive sul territorio della provincia reggina, che accompagneranno i beneficiari in un percorso fatto di servizi educativi, aggiornamento professionale, didattico, ricreativo e turistico.

Nello specifico l’Arci, sul fronte della legalità promuoverà, anche quest’anno, i campi di lavoro nazionali e internazionali negli undici ettari di terra di Placanica, bene confiscato alla ‘ndrangheta messo a disposizione dal Consorzio Terre del sole, che ne è titolare tramite concessione cinquantennale da parte del Comune di Melito.
La cooperativa agricola sociale La Nostra Terra metterà, invece, a disposizione le proprie risorse umane per tutte le attività che si svolgeranno nell’Ecofattoria come servizi ricreativi, educativi, animazione territoriale e sviluppo rurale mentre, la Cooperativa CiSMe coordinerà tutte le azioni formative esperienziali e il cantiere didattico.