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Sviluppo di comunità nei quartieri

Al via lo sviluppo di comunità nelle periferie di Reggio Calabria

Abbiamo avviato dei percorsi di coinvolgimento e partecipazione sociale con le comunità dei quartieri di periferia Arghillà (zona nord), Pellaro (zona sud), Modena-Ciccarello (zona alta) del comune di Reggio Calabria. Tre quartieri che presentano elementi di forte degrado socio-economico e culturale, ma che pensiamo abbiano delle potenzialità e specificità da valorizzare al meglio.

I percorsi rientrano nel servizio di mappatura, ricerca-azione, laboratori civici che gestiremo in appalto per conto del Comune di Reggio Calabria a seguito a una procedura di gara aperta su MEPA nell’ambito degli interventi di rigenerazione sociale “Cantieri della Bellezza”.

Cosa vogliamo fare

Vogliamo fare sviluppo di comunità, cioè rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale. Vogliamo farlo attraverso l’avvio di percorsi di coinvolgimento e partecipazione sociale dei cittadini della comunità stessa. Per favorire la crescita del senso di responsabilità verso la propria comunità, per creare reti tra soggetti.

L’idea è quella di entrare in contatto con i cittadini residenti e con le realtà presenti nei quartieri di periferia. Incontrare le persone che abitano qui, conoscere le loro storie, i loro problemi. Ma anche le loro risorse e le loro potenzialità. Raccogliere le loro idee, suggestioni, coinvolgerli attivamente nella definizione dei bisogni e priorità del quartiere che abitano. Partire dai disagi condivisi dai cittadini residenti per fronteggiarli insieme e, proprio dalle loro proposte ipotizzare, far nascere delle attività.

Vogliamo riportare le persone a riflettere sull’importanza dello spazio pubblico come generatore di creatività, sostenibilità e cultura, ma anche direttrice su cui calibrare gli interventi di rigenerazione sociale.

L’obiettivo dei percorsi di sviluppo di comunità che intendiamo avviare è quello di valorizzare la qualità dei quartieri intesi come luoghi di bellezza e socialità partendo dall’ascolto e dal coinvolgimento diretto dei cittadini, dalla partecipazione di chi i quartieri li abita, li vive, li sviluppa.

Di che si tratta

Per coinvolgere l’intera comunità dei quartieri di Arghillà, Pellaro, Modena-Ciccarello vogliamo

  • attivare gruppi territoriali;
  • creare reti tra i soggetti della comunità locale;
  • costruire una “mappa di comunità” dei quartieri;
  • costituire dei gruppi di ricerca con gli operatori sociali pubblici e con altri soggetti che operano sul territorio;
  • formare degli “attivatori di comunità”, cioè degli operatori che – seguiti e accompagnati da esperti tra cui un sociologo, 3 educatori e un architetto – impareranno ad intercettare i bisogni della comunità, parlare e ascoltare la gente che vive e abita il territorio, trovare con loro soluzioni condivise alle proprie esigenze;
  • avviare delle azioni di animazione territoriale come le passeggiate di quartiere, la costruzione di interviste, storie di vita, colloqui informali, assemblee di quartiere.

Per creare una rete territoriale di soggetti pubblici e privati vogliamo

  • attivare dei laboratori di partecipazione civica con il coinvolgimento della comunità locale e di tutti i soggetti attivi sul territorio. I laboratori quindi come spazi di relazione dove instaurare un dialogo diretto fra la cittadini e l’amministrazione;
  • realizzare iniziative di progettazione partecipata;
  • costruire una piattaforma digitale partecipativa. Per mappare le relazioni di una comunità attraverso storie di vita, immagini, brevi video, foto, interviste. Per ricostruire i quartieri, i luoghi, gli spazi.

Perchè un percorso di comunità

Perchè siamo convinti che qualunque intervento di riqualificazione di un territorio non può essere realizzato senza partire dai bisogni, desideri della comunità del territorio stesso.

Per accompagnare gli abitanti del quartiere a partecipare attivamente alla vita della comunità e a riflettere per costruire risposte condivise che abbiamo come obiettivo il benessere del quartiere e dei suoi residenti.

Attraverso i percorsi di sviluppo di comunità vogliamo restituire ai cittadini e alle cittadine un ruolo attivo nel processo di rigenerazione e ripensamento sociale dei propri quartieri e comunità, stimolarli a prendere coscienza dei pregi e difetti, potenzialità e limiti dei quartieri che abitano e a mobilitarsi per affrontarli.

Il senso è rendere la comunità attiva e protagonista, soggetto consapevole e non solo destinataria o cliente di servizi.

D’altronde i luoghi, i quartieri non sono altro che le persone che quegli stessi luoghi, quartieri attraversano e raccontano.

 

Pensiamo che questo modello di sviluppo di comunità sia un nuovo approccio per porre le basi per un cambiamento culturale della comunità, quale premessa della coesione e dello sviluppo sociale e, quindi, anche dello sviluppo economico. Un approccio innovativo che stiamo già sperimentando nel quartiere di Pellaro in un altro progetto per lo sviluppo locale sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

 

 

 

 

Gli attivatori di comunità in giro per Pellaro

Percorso di sviluppo sociale di comunità a Pellaro di Reggio Calabria

Da qualche mese stiamo lavorando alla costruzione di un percorso di sviluppo sociale di comunità.

Il percorso si fonda sull’idea di sviluppare la comunità nel quartiere periferico di Pellaro a Reggio Calabria.

 

Mappa di Pellaro - Reggio Calabria (ph. web)

Mappa di Pellaro – Reggio Calabria (ph. web)

Con questo percorso vogliamo conoscere la comunità di Pellaro, osservarla, ascoltarla attraverso le persone che la vivono. Raccogliere le idee, i desideri, i bisogni dei suoi cittadini per partecipare dentro la loro comunità, farne parte. Vogliamo aiutare la comunità di Pellaro a riflettere su se stessa, migliorare la sua consapevolezza in relazione ai propri bisogni e problemi. Attivare un processo di sviluppo sociale di comunità per costruire i presupposti dello sviluppo sociale ed economico del territorio. Dove per sviluppo di comunità intendiamo la capacità di incrementare le relazioni umani e sociali, le risorse economiche ed ambientali, il capitale sociale e la coesione sociale di una comunità territoriale.

Crediamo che le persone hanno in sé e nella loro comunità le risorse per produrre cambiamento. Che occorre restituire loro protagonismo. Che la comunità ha la possibilità di sviluppare capacità e competenze per affrontare i propri problemi senza attivare processi esterni.

Siamo convinti che lo sviluppo sociale di comunità sia connesso col cambiamento culturale e che non ci può essere sviluppo senza il coinvolgimento e la concreta partecipazione dei cittadini e di tutti gli attori di quella comunità, pubblici e imprenditoriali.

Nei mesi scorsi abbiamo formato un gruppo di giovani attivatori di comunità  che stanno studiando, ascoltando, osservando la comunità di Pellaro, entrando in relazione con i suoi cittadini. Stanno utilizzando lo strumento dell’ascolto e osservazione partecipante, coinvolgendo le persone del posto attraverso interviste con una presenza continuativa nel territorio. 

Formazione attivatori di comunità - I Sessione

Formazione attivatori di comunità con Andrea Volterrani e Luciano Squillaci – I Sessione

Sviluppo sociale di comunità: unico modello di sviluppo possibile. In che senso.

Lo sviluppo sociale di comunità che vogliamo avviare è un’idea innovativa, fortemente sperimentale perché diversa dall’idea di sviluppo locale comunemente inteso. Diversa perchè si tratta di:

– un percorso che a differenza della “progettazione classica” non ha l’obiettivo, perchè l’obiettivo è lo sviluppo della comunità stessa;

– un nuovo modello di sviluppo della comunità che parte dalle relazioni, dalle persone, uomini e donne presenti nel territorio e non dal territorio nel senso di area geografica in quanto tale. In questo nuovo approccio la comunità diventa protagonista e non più semplice destinataria di quegli interventi in quel territorio. La comunità propone le proprie idee, i propri sogni, ci dice di cosa ha bisogno e quindi l’attività da realizzare. Cambia anche il rapporto tra ente del terzo settore e comunità di appartenenza che diviene circolare, nel senso che l’ente del terzo settore non è più soggetto terzo, facilitatore o protagonista di un processo, ma co-protagonista in quanto elemento della stessa comunità.

– un processo di sviluppo di comunità che non ha un inizio e una fine, perchè ridefiniamo gli obiettivi nel rispetto della volontà, delle idee e scelte della comunità. In questo senso l’attivazione della comunità è un processo circolare ed è una continua attivazione di empowerment e capitale sociale che produce cambiamento e rimette in circolo empowerment e capitale. L’idea è mettere in piedi un processo virtuoso, circolare, continuo e costante, cioè di consapevolezza e relazione della comunità.

un cambiamento culturale della comunità territoriale, quale premessa della coesione e dello sviluppo sociale e, quindi, anche dello sviluppo economico. Pensiamo che solo costruendo una diversa cultura all’interno del territorio si pongono le basi per il cambiamento.

 

Crediamo che avviare un percorso di sviluppo di comunità in un quartiere periferico come Pellaro possa attivare un percorso culturale di cambio del paradigma. Attivare un modello di sviluppo che metta in discussione l’approccio di comunità al quale siamo abituati. Un approccio  che si discosta dalle politiche di sviluppo del Mezzogiorno, che possa favorire uno sviluppo duraturo della comunità.

In questo senso riteniamo che questo sia l’unico modello di sviluppo possibile. Ci crediamo fortemente!