Gaino evento

GIANO – Il racconto del primo evento formativo a Limbadi

Abbiamo concluso a Limbadi il primo evento formativo “Restituire bellezza, costruire futuro” del progetto Giano del PON Legalità 2014-2020.

Siamo stati presso gli immobili confiscati al clan Mancuso dove oggi ha sede l’Università della Memoria della Ricerca e dell’Impegno “Rossella Casini”, gestita dall’Associazione San Benedetto Abate e che è anche una dei 30 beneficiari del progetto.

Due giorni dedicati alla valorizzazione dei beni confiscati alle mafie in Calabria. Due giorni particolarmente partecipati dalle istituzioni, dalla magistratura, dalle forze dell’ordine, dai 30 beneficiari, dai soci, dalla società civile.

Ecco cosa è successo!

La prima giornata di “Restituire bellezza, costruire futuro”

Inaugurazione della mostra “Metamórphosis. Il progetto dei beni confiscati”

Abbiamo aperto la prima giornata dell’evento con l’inaugurazione della mostra “Metamórphosis. Il progetto dei beni confiscati”. Una narrazione per immagini – curata da Marina Tornatora, Ottavio Amaro del laboratorio di ricerca Landscape_in Progress del Dipartimento Architettura e Territorio Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – per raccontare la storia di beni confiscati che sono diventati beni comuni grazie alle energie, il tempo e le risorse di chi ogni giorno prova a darsi e a dare una possibilità in questa terra.

Giano evento

Abbiamo proseguito poi con il I e II Panel formativo dell’evento di Giano.

I Panel Il progetto Giano. Formazione e network per la valorizzazione dei beni confiscati”

Durante il I panel Il progetto Giano. Formazione e network per la valorizzazione dei beni confiscati” abbiamo parlato del progetto, dell’importanza della formazione, del network per la valorizzazione dei beni confiscati. Hanno introdotto i lavori il nostro presidente Giancarlo Rafele e Laura Cirella, responsabile di progetto. Erano presenti don Ennio Stamile di Libera Calabria, Felicia Gemelli dell’area progettazione di Legacoopsociali nazionale, Valentina D’Urso del Ministero dell’Interno e referente per l’attuazione del PON Legalità, Michela Fabio della Prefettura di Reggio Calabria e Pantaleone Mercuri, sindaco di Limbadi.

Giano

II Panel “Costruire futuro. Giano: formazione e networking per valorizzare i beni confiscati

Durante il II Panel formativo “Costruire futuro. Giano: formazione e networking per valorizzare i beni confiscati” abbiamo voluto dare voce col nostro direttore Giuseppe Carrozza a una Calabria che punta con coraggio sulla gestione e valorizzazione dei beni confiscati, partendo dalla formazione dei 30 beneficiari del progetto. Pezzi di Calabria che intendono grazie a Giano essere più competenti e competitivi. Marina Tornatora di Landscape_inProgress ha così raccontato del recupero dell’immobile confiscato di Via Possidonea 53. Gianni Pensabene ci ha parlato della ricostruzione del Lido “La Cubana” a Parco Ecolandia. E infine Raffaella Conci ci ha raccontato dell’esperienza agricola sui terreni confiscati di Terre Joniche – Libera Terra Coop. Sociale. Attraverso il racconto di esperienze concrete ci siamo confrontati quindi sul futuro che ci attende, sul tipo di modello nuovo (e più sostenibile) di sviluppo del territorio che vogliamo costruire.

Per dimostrare che è possibile creare alternative, economiche e sociali agli attuali paradigmi. E che un cambio di rotta non solo è possibile, ma anche necessario. Per far emergere la bellezza della nostra terra, restituire dignità alla Calabria.
Per rendere ancora più speciale l’evento non solo incontri, ma anche parole e musica…

Durante la prima giornata i panel sono stati allietati da momenti di lettura della “Divina Commedia” a cura del cantautore-contadino Nino Quaranta in omaggio al VI centenario della morte di Dante, ma anche dalla presentazione del libro “A Sud del Sud” di Giuseppe Smorto con Gilberto Floriani, direttore del Sistema Bibliotecario Vibonese. Abbiamo infine chiuso la giornata con la bella musica Jazz di Daniele Laro, Andrea Paternostro e Rocco Scarcella dell’associazione Naima che è anche una dei  30 beneficiari del progetto Giano.

La seconda e ultima giornata di “Restituire bellezza, costruire futuro”

III Panel “Co-programmazione, co-progettazione e networking”
Nella seconda giornata dell’evento “Restituire bellezza e costruire futuro” abbiamo introdotto il III Panel formativo “Co-programmazione, co-progettazione e networking”. Abbiamo parlato con la nostra vice-presidente Federica Roccisano dell’importanza di avere un linguaggio comune, di riuscire a lavorare insieme – “pubblico” e privato sociale – per costruire insieme quello che è il futuro di un bene, che diventa anche il futuro di una comunità di vivere e di convivere. Ma anche di come il “pubblico” può avvalersi della conoscenza del terzo settore, di quella conoscenza ai bisogni dei territori che soltanto chi abita e chi vive il territorio conosce. Che è necessario uno scambio reciproco, mettere in relazione, creare rete e fare insieme, avere una finalità comune. Perchè insieme si possono realizzare cose bellissime e cambiare le cose. Ci siamo confrontati con Giuseppe Falcomatà delegato ANCI al Mezzogiorno e ai beni confiscati e Massimo Nicolò dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati, Eleonora Vanni Presidente nazionale Legacoopsociali e Luciano Squillaci portavoce del Forum del Terzo Settore Calabria.
Claim “Trasformiamo COSA NOSTRA in CASA VOSTRA”

“Trasformiamo COSA NOSTRA in CASA VOSTRA”. Lo abbiamo lanciato durante la seconda giornata dell’evento formativo di Giano a Limbadi alla presenza dei nostri soci, dei beneficiari del progetto, delle istituzioni.

Non è solo un claim. È quello in cui crediamo, è il cambiamento che giorno dopo giorno proviamo a costruire attraverso la gestione e la valorizzazione dei beni confiscati che ci sono stati assegnati. È ciò che ispira la nostra azione per dare vita a nuove pratiche di economia e sviluppo sostenibile.

Due giorni dai quali, come ha detto il nostro presidente Giancarlo Rafele

siamo usciti ancora più consapevoli del grande lavoro che c’è da fare, ma fiduciosi di aver avviato il percorso per la costruzione di una comunità di pratiche su scala nazionale.

 

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